10 – TRAILER

16 Nov di editor

10 – TRAILER

– E se fosse tutto un gigantesco imbroglio?

– Cosa intendi?

– Tutto. Noi, io, te, tutti quanti. Le nostre meschinità, le nostre gioie, il datore di lavoro che fa incazzare, la moglie che ti lascia, i nostri piccoli e grandi traguardi, le lacrime mai ripagate, le risate, questo bar, il passato, la mia malattia, il nostro futuro, il giocare a nascondino con il cuore che abbiamo fatto io e te fino a qualche mese fa… tutto questo. Hai presente quel film, come si chiamava?, quello di qualche anno fa, del regista che ha girato anche i film di Batman… In… Inc…

– Inception?

– Si! Esatto! Ti ricordi quella scena nel bar di Parigi? Quella dove loro parlano e a un certo punto tutto esplode, in slow-motion, fra l’altro, si accartoccia su se stesso, le strade si ribaltano sottosopra, ma loro non ne sono minimamente toccati perché è tutto un sogno?

– Bellissima, quella scena. Pensi che anche questo sia un sogno?

– No. Decisamente no. Però non riesco a togliermi di dosso la sensazione chiara che ci sia “altro”, che si viva come su uno schermo, come loro, gli attori di quel film, come se non esistessimo davvero, nel vero senso della parola.

– Capisco molto bene, ci penso spesso anch’io. Magari sono solo pensieri strani…

– Magari. Ma li ho sempre avuti. Anche prima di tutto questo.

– E’ buono, il gelato?

– Buonissimo! Ne vuoi un po’?

– No, no, mangia pure tu. Vedrai che ti fa bene, anche per rimetterti prima.

– Grazie. Anche per avermi tolto da quella stanza e avermi portata qui.

– Guarda, fosse per me lo farei tutti i giorni, ma i brutti dottori cattivi non vogliono.

– Stupido.

– …

– Colpa mia. Dovevo saperlo.

– Cosa?

– Che eri così stupido. Inutile lamentarsene adesso.

– Grazie, eh.

– Fammi finire. Inutile lamentarsi di quello che ci piace e che ci fa star bene.

– …

– …

– Se non la smetti di guardarmi in quel modo e non finisci il gelato, quello sì che diventerà solo un sogno. E, poi, potrei non riuscire più a controllarmi. Dopo, ti avviso, quello che succede, succede…

– E io non mi lamento. Appunto.

– Visto che siamo in tema di citazioni cinematografiche, ne “Il laureato” si direbbe: “Sta cercando di sedurmi, Mrs Robinson?”

– Ah, non si era capito? Mi sa che devo impegnarmi di più, allora… almeno per quanto me lo consentono tutti questi antipatici tubi e tubicini…

– Non preoccuparti. Ti bastano gli occhi e quell’espressione sulle labbra. Vieni qui.

– Ecco.

– Cosa?

– Nelle tue braccia tutto diventa davvero reale.

– … Ti amo.

– Anch’io.

– Ok… Se prometti di non scappare vado un attimo dal barista e torno.

– Ah, non lo so, mica te lo posso garantire. E’ pieno di fustacchioni qui intorno.

– Poi sono io lo stupido, eh?

– Chi si somiglia si piglia, lo sai. Torna presto.


– Allora… tavolo 2. Un gelato e due tè freddi. Fanno 8 euro di tutto, grazie.

– Cinque… due e uno otto. Ecco qui, grazie a lei.

– Lo scontrino… ma… che succede là?

– Dove?… No! No!!


– Giulia, Giulia, mi senti? Amore, mi senti?

– Sì… scu… sa, sono… caduta… non… so…

– Non parlare… Fate scendere il dottore dall’ospedale, presto!

– La signorina è una paziente dell’ospedale?

– Certo che lo è! Chiedete del dottor Arvini, presto!!

– Christian…

– Dimmi, tesoro.

– Fac.. cio un po’ fa… tica a r-r-respir… respirare…

– Lo so, non parlare…

– Ascolta… mi… Non avrei mai… mai potuto… avere… un uomo più… giusto… di… di te… Questa è l’unica… cosa che… non… può essere… un sogno…

– Giulia!… Giulia!! Non preoccuparti… andrà tutto bene…

***

In un non-tempo e in un non-luogo.

Una voce. Potente.

– … E da lì in poi le rimarrai accanto ancora per tanti anni, ma non riuscirà più a parlare. Vi amerete comunque tantissimo, sempre. Mi hai chiesto di vedere il più grande dolore della tua vita ventura. Eccolo.

– Perché? Tu sei onnipotente, no? Perché?

– “Perché” è una parola che non ha senso qui. So che è giusto, tutto, incontrovertibilmente. Tu non te ne ricorderai, però, e maledirai ogni cosa ogni volta che proverai un dolore. Dopo tutto quello che hai visto anche prima, anche per ciò che sarà solo pura luce e non potresti mai avere qui, vuoi partire?

La Creatura smette di tremare.

Poi, si volge, piano, verso il Creatore.

Mai è stata così splendente e in pace.

– No.




Un commento “10 – TRAILER

  1. Bella la frase ‘Nelle tue braccia tutto diventa reale’. Racconto che fila, scritto bene, semplice, con passaggi di tempo (flashback)e di scena. Dove sembra vincere l’amore su tutto. Discreto nella scrittura ma a tratti potente nel significato.

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