5 – Truffatore dimenticato

13 Dic di editor

5 – Truffatore dimenticato

“Ma dove scappi così di corsa, Giorgio? Aspettami, vengo con te”

“Ehi Gigi! No, no! Niente di urgente, una cosa personale”

“Okay, però non fare tardi. Questa sera non possiamo sbagliare niente!”

“Tranquillo! Cacchio! Questa sera è troppo importante, saranno le prove ufficiali. Poi, finalmente, entreremo in sala incisioni!”

“Sono emozionatissimo, sono anni che aspettiamo questo momento”

“Già! Sembra impossibile ma finalmente ci siamo!”

Finalmente Giorgio rallenta la corsa per riprendere fiato!

“Una panchina, sediamoci un attimo”

“Ma andavi così di fretta!”

“Sì, sì. Ma devo riprendere fiato. Correre e parlare contemporaneamente proprio non ce la faccio”

Gigi ride dell’amico.

“Sempre fuori forma. Dovresti venire a correre con me”

“Sei impazzito? Potrei morire dopo dieci minuti”

Altra risata

“Giorgio, ma questa sera ci sarà anche quella nuova ragazza?”

“Gloria? Sì, ha detto che ci sarà sicuramente”

“Ottimo. Speriamo che rimanga, ha una voce favolosa! Potrebbe anche cantare da solista”

“Vero, ma non diciamolo a Gaia. Sai che è piuttosto suscettibile!”

“Già. Per ora aspettiamo. Poi potrebbero alternarsi, cantare ciascuna un proprio pezzo”

“Secondo me potrebbero benissimo duettare. Verrebbe bene!”

“Sì possiamo provare. Finite le prove ne parleremo. Magari davanti ad una pizza!”

“Ehi! Non fare il furbo! Questa volta è serata di hamburger! La pizza l’abbiamo presa l’ultima volta”

“Hai ragione! Dai ti lascio andare, sembravi avere molta fretta”

Giorgio guarda l’orologio, pensieroso. Sembra essersi dimenticato dell’appuntamento.

“Ma in verità credo di essere in anticipo, posso aspettare ancora un poco”

“Piuttosto, Gigi, non abbiamo ancora deciso il nome del gruppo e proprio non ho idee”

“Io un’idea ce l’avrei. Che ne dici di G-roup?”

“Group? Che cavolo di nome è “Gruppo” per un gruppo musicale?”

“Non group, ma G-roup! Staccato!”

“Comunque non capisco. Che senso ha?”

“Ma come! Giorgio, Gigi, Gaia, Graziano. La nuova ragazza Gloria! Abbiamo tutti il nome che inizia con la lettera G”

Giorgio guarda Gigi, abbastanza perplesso.

“Non so, non mi convince…”

“Altra cosa di cui discutere questa sera. Sarà una lunga serata! Comunque ora ti lascio al tuo appuntamento”

Gigi si alza per andarsene, ma Giorgio rimane fermo sulla panchina e non accenna a muoversi

“Ehi tutto bene?”

“Senti Gigi, non prendermi in giro, ma non ricordo più dove stavo andando! Cacchio! Eppure mi sembra che fosse importante!”

Gigi scoppia a ridere!

“Sei il solito smemorato! Sarà meglio che rimani con me fino all’ora delle prove, altrimenti ti dimentichi anche di quelle!”

“Non è possibile, dannazione! Non è possibile! Era qualcosa di importante, era per il gruppo!”

“Dai, vedrai che ti tornerà in mente. Andiamo! Ti offro un gelato”

Giorgio si alza e i due amici si incamminano verso la gelateria più vicina.

“Giorgio, guarda! Quello non è Graziano?”

“E’ proprio lui. Dove starà andando così di corsa?”

“Graziano! Ehi Graziano! Aspettaci, veniamo con te!”

“Ciao ragazzi! Non posso aspettarvi… ho un appuntamento urgente!”

“Okay! Ma non fare tardi questa sera!”

Graziano si ferma a prendere fiato.

Mezz’ora dopo, alla stazione, un impresario, più famoso per la sua disonestà che non per le sue abilità, sale su un treno per tornare a casa.

Una volta seduto prende il telefono e fa una chiamata.

“Ciao! E’ andata buca. Non si sono presentati all’appuntamento”

Riceve una brusca risposta!

“Che dovevo fare? Mettermi a cercarli per tutto il paese?”

“Questa volta mi hanno fregato! Ne avevo contattati due! Si sono rivelati più furbi del previsto! Eppure sembravano solo un gruppo di ragazzetti smemorati”.


Valutazioni Giuria

5 – Truffatore dimenticato – Valutazione: 14

Gaia:
Leggendo questo racconto mi è venuta in mente quella nenia infantile che ripete sempre la stessa storia, senza mai concluderla: “c’era una volta un re che disse alla sua serva: “raccontami una storia”; la storia incominciò: C’era una volta un re che disse alla sua serva: “raccontami una storia”…E via dicendo. Giorgio e Graziano ripetono la stessa scena, ma non si capisce il seguito della storia… Una narrazione poco coerente… che non coinvolge e non incuriosisce, ma lascia “perplessi”.

Matteo:
La comparsa del truffatore alla fine del racconto non funziona molto. La sua figura dovrebbe essere anticipata (giocando magari sul diverso livello di conoscenza del lettore rispetto a quello dei personaggi) e approfondita. Il lungo dialogo tra i due membri della band non mi sembra molto a fuoco.

Paola:
Due domande sorgono spontanee: come mai sono così importanti le prove di quella sera e … di quale genere di truffa dovrebbero essere oggetto i ragazzi? Manca la struttura del racconto e quindi anche la conclusione rimane sospesa.

Pietro:
Ho letto e riletto ma non ho capito che cosa sia successo. Perché Giorgio e Graziano rispondono allo stesso schema? Che cosa voleva l’impresario? Sembra un racconto dell’assurdo (o fantastico) che non arriva al punto.